La cooperativa sociale Aurive opera tra la provincia di Novara e il Verbano Cusio Ossola. Dal 2007 si occupa di servizio civile volontario. Negli anni ha osservato come un’esperienza di volontariato possa accelerare responsabilizzazione, autostima e propositività, favorendo nei volontari l’acquisizione di competenze relazionali e professionalizzanti. Queste ipotesi di partenza, definite negli anni con la gestione di progetti per oltre 1500 volontari, richiedevano la validazione di una ricerca. Così nel 2020 grazie al progetto “Yes Volunteering”, finanziato dal programma europeo Erasmus plus, la cooperativa ha scelto di realizzare un’indagine specifica, concentrandosi sul Curriculum Vitae come strumento di mappatura delle competenze maturate dai volontari, verificandone leggibilità e interesse da parte del mercato del lavoro.

L’indagine è stata condotta in 6 paesi (Italia, Spagna, Austria, Portogallo, Slovenia, Turchia, ed ha approfondito il punto di vista dei datori di lavoro sul valore del volontariato come esperienza formativa per lo sviluppo di competenze chiave apprezzate nel mercato del lavoro. In Italia l’indagine ha riguardato 51 società diverse di tutti e quattro i settori di attività economica. L’84,6% degli imprenditori intervistati ha convenuto che il fatto che una persona faccia volontariato è un una variabile decisiva quando si tratta di scegliere chi assumere tra due candidati con la stessa esperienza lavorativa. Tra i 51 intervistati, il 65,4% dei datori di lavoro ha risposto di avere o tra i propri dipendenti persone che hanno dichiarato nel proprio CV di essere volontari.

Perché è decisivo per i datori di lavoro che il candidato abbia anche scritto nel suo CV se ha fatto volontariato o meno? La maggior parte degli intervistati ha convenuto che l’esperienza di volontariato ha contribuito a migliori risultati per i lavoratori e che il volontariato è utile per migliorare una varietà di competenze, abilità interpersonali e abilità trasversali ma anche tecnico professionali dei lavoratori. Soprattutto, il volontariato è riconosciuto come una opportunità valida per i candidati con basso profilo di esperienze, che terminano la scuola e non hanno ancora potuto maturare le competenze sul campo richieste per entrare nel mercato del lavoro non hanno. Un’esperienza di cittadinanza attiva e di solidarietà è importante anche perché le persone che sono state disoccupate da molto tempo e che con il volontariato tornano ad essere socialmente attive, ampliano la loro rete, fanno esperienze diverse e, grazie alle loro attività hanno in seguito maggiori opportunità di lavorare in settori collegati.





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