“Davanti a questa pandemia che sta sconvolgendo il mondo intero, esprimiamo gratitudine verso medici, infermieri, personale sanitario e associazioni di volontariato impegnati a fronteggiare questa emergenza”. Lo ha detto il Papa, salutando i fedeli di lingua araba, al termine dell’udienza di oggi, pronunciata nel Cortile di San Damaso davanti a circa 500 persone. “Lo Spirito Santo, fonte di ogni bene, ci aiuti a riflettere sulla precarietà della vita umana”, l’auspicio di Francesco. Salutando i pellegrini polacchi, Francesco ha citato le parole di San Giovanni Paolo II sulla contemplazione del crato, al centro della catechesi odierna: “Contemplo la bellezza di questa terra. Sembrano parlare, con una potenza eccezionale, l’azzurro del cielo, il verde dei boschi e dei campi, l’argento dei laghi e dei fiumi. E tutto ciò testimonia l’amore del Creatore, la potenza vivificante del suo Spirito e la redenzione operata dal Figlio per l’uomo e per il mondo”. “Questo modo di vivere il rapporto con il creato sia per tutti noi fonte di impegno a favore della sua salvaguardia!”, l’invito.





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