La prima edizione di Ba­rolo en Primeur è stata una grande gara di generosità. Sono 600mila gli euro, con una me­dia di 125 euro a bottiglia, raccolti il 30 ottobre durante la prima edizione di questo evento unico in Italia, che si è svolto al Castello di Grinzane Cavour, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con la Fon­dazione Crc Donare e con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Do­gliani. Una platea internazionale di offerenti, in collegamento in diretta con New York, si è contesa 14 progetti solidali, a cui erano abbinate 14 barrique di Barolo Gustava dell’annata 2020.

La donazione più generosa è stata fatta a favore della Fon­dazione Adas che offre terapie del dolore, supporto psicologico e cure palliative a domicilio, per la quale sono stati donati ben 50mila euro da parte dell’Agc Glass Europe di Cuneo. Il progetto era abbinato alla barrique “numero uno” che l’enologo e critico di fama internazionale Antonio Gal­loni ha definito «uno dei vini più interessanti di questa asta, un Barolo molto classico della zona di Grinzane, giocato su aspetti floreali speziati, frutta di bacca rossa con struttura di medio corpo, bellissima energia e tonicità».
Ma il record dell’evento è la donazione per il tonneau di Barolo (Barolo del Comune di Grinzane Cavour), aggiunto al termine dell’asta dal vicepresidente della Fondazione Crc Ezio Raviola: il tonneau in questione, che equivale a cir­ca 600 bottiglie di vino, è stato battuto per la cifra straordinaria di 140mila euro.

Tra i beneficiari di Barolo en Primeur, figurano anche: il progetto di educazione attraverso l’arte e la ricerca dell’uguaglianza di genere in Cina del Forum Filantropico Est-Ovest (Ewpf), la piattaforma di collaborazione interculturale sui temi del cambiamento climatico, conservazione, sostenibilità, istruzione, leadership femminile; il progetto di avvicinamento all’arte contemporanea e alla sostenibilità per bambini e famiglie promosso dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Con­temporanea; il progetto di restauro e valorizzazione del Cantinone del 1600 di Villa Arconati, alle porte di Mi­lano, da parte di Fon­da­zione Au­gusto Ran­cilio, un ente con finalità di studio e ricerca nei campi di architettura e design; il progetto di promozione e recupero dei saperi e del paesaggio del­l’Alta Langa del Parco Cul­turale Alta Langa, un ente no profit per la promozione del territorio langarolo finalizzato allo sviluppo socio-economico, cul­tu­rale, turistico di quell’area; infine, il progetto The­saurus Monviso che intende mettere a sistema l’impegno dei giovani in ambito socio-culturale e ambientale nel territorio delle Valli del Monviso realizzato dall’As­so­cia­zione b612­lab di Saluzzo, realtà internazionale di promozione delle politiche giovanili, e Opera Pio Barolo per il restauro di Palazzo Barolo, oltre al Coordinamento Pro­vinciale della Protezione Civile.

Le offerte per il quindicesimo e ultimo progetto benefico sa­ranno raccolte il 14 novembre durante l’Asta Mon­­diale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grin­za­ne Cavour e in collegamento con Hong Kong: la donazione sarà devoluta alla charity in­ternazionale “Mo­ther’s Choi­ce” che opera dal 1987 in fa­vore dei bambini orfani e del­le giovani madri in difficoltà.

Madrina dell’evento è stata Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e past president dell’Enit, con la conduzione di Valeria Ciar­diello, giornalista impegnata da anni in confronti tematici legati al tema della “corporate social re­sponsibility”. A battere “l’a­sta” Cristiano De Lo­renzo, direttore generale della filiale italiana della storica ca­sa d’aste Christie’s,.

Il progetto è stato promosso, oltre che in Italia, anche negli Stati Uniti, in Germania, Sviz­zera e Inghilterra, in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero che nel settembre 2022 contribuirà ad organizzare ad Alba la Global Conference on Wine Tourism, il forum mondiale dell’enoturismo.
È il successo di un evento che per la prima volta nel nostro Paese ha unito al prestigio di un vino italiano la solidarietà e la modalità “en primeur” e che ha saputo coinvolgere alcuni dei grandi protagonisti del mondo dell’enologia internazionale come il Laboratorio Enosis Meraviglia di Donato Lanati, a cui è stato affidato tutto il processo di vinificazione, e il già citato Galloni presente a New York. Il critico enologico e Ceo di Vinous ha annesso a ogni barrique un Nft (Non Fungible Token), un certificato di autenticità digitale garantito tramite il sistema “blockchain”.
Barolo en Primeur, come ribadito dagli organizzatori, è de­stinato a ripetersi il prossimo anno e i seguenti, anche con l’intervento in prima persona dei produttori ed è pronto a diventare un appuntamento internazionale immancabile per gli appassionati, i collezionisti e i benefattori.

Dalle barrique donate si ricaveranno 300 bottiglie, al termine del periodo obbligatorio di affinamento, a partire da gennaio 2024, che saranno numerate e vestite da un’etichetta creata in esclusiva da Giuseppe Penone.
L’opera d’arte dell’artista e scultore italiano è il disegno inedito di una foglia di vite (il vegetale) unita alla mano (l’umano), sintesi visiva che esprime l’intimo legame tra il vino e il suo produttore e suggerisce gli elementi che sono fondamentali per creare qualità: l’intelligenza, il coraggio e l’amore. In altre parole, la cultura, il lavoro e la creatività.



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