Gentile direttore,
sono felice di poter dire che ancora si incontrano persone oneste e coraggiose. Mi riferisco al furto della bicicletta di mio figlio (nuova fiammante, regalo dei suoi amici per la Cresima), che è stata rubata  nel cortile privato di casa nostra, dopo aver tranciato una grossa catena: erano le 13,15 circa, quindi in  pieno giorno con via vai di persone che frequentano gli uffici del nostro condominio.

Questa gentaglia non teme nulla. La fortuna, però, ha voluto che un signore, che stava lavorando in borgo Riccio, ha incontrato i due ladri , li ha inseguiti e loro, sentendosi braccati, hanno mollato la presa. 

Desidero ringraziare il Signor Ariberto Medioli, che ha agito con  determinazione e coraggio ( e se avessero avuto un coltello in tasca…?). Non è da tutti esporsi in quel modo, soprattutto in questo mondo pieno di gente egoista e menefreghista.

Il signor Medioli è riuscito a rintracciarmi (non mi dilungo a spiegare come) e mi ha telefonato per spiegarmi l’accaduto e ha terminato dicendo: «Sono felice di avere fatto tornare il sorriso ad un bambino». 

Che bello sarebbe potersi aiutare l’uno con l’altro: capisco che è un’illusione, ma a volta ancora si può. Grazie da cittadina e da mamma.

Vanna Bernkopf
 

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