Di fronte alla crisi economica globale legata al coronavirus ho stupidamente pensato che le fasce dei lavoratori a rischio fossero quelle degli interinali, dell’edilizia, dell’industria, dei piccoli imprenditori. Quelle persone che il Consiglio federale e gli enti pubblici in generale hanno pensato di “salvare” grazie all’estensione del lavoro ridotto, all’IPG e alla concessione di crediti senza interessi restituibili in 5-7 anni. Invece no. Il mondo ha scoperto una categoria di persone il cui futuro professionale è sull’orlo del baratro, gente che non può permettersi di intaccare i risparmi di una vita, che con l’indennità perdita di guadagno pagata dallo Stato non ce la fa a tirare la fine del mese: gli avvocati, ed in particolar modo è fortemente e duramente toccato da questa tragedia l’avvocatucolo ex procuratore pubblico che non ha lasciato il segno Luca PLRT Maghetti di Mendrisio. Il notaio in questione, in un articolo strappalacrime pubblicato addirittura in prima pagina del fogliaccio rosso La Regione, dice che i suoi cinque dipendenti (fra cui la moglie) li carica sul gobbo della disoccupazione parziale ma a lui danno solo 4’300 franchi al mese, il che è la metà del suo fabbisogno, seppur ridotto all’osso. Non soddisfatto di tutti i soldi (nostri) che lo Stato gli versa ha pure da reclamare perché ha dei costi fissi che non sa come coprire non volendo assolutamente usare i suoi risparmi. A parte che fra la disoccupazione che becca la moglie e i suoi 4’300 franchi arriva certamente a un reddito più che dignitoso, mi chiedo se il Maghetti ci è o ci fa. L’avvocatucolo mendrisiense, che sicuramente starà facendo qualche rogito e trattando qualche pratica anche in questo periodo, non ha idea di cosa voglia dire lavorare veramente per pochi franchi, per anche meno di quell’insufficiente (per lui) obolo che la confederazione è disposta a dargli. Faccia il piacere, Maghetti, vada in un ospedale ticinese in questi giorni e si guardi in giro. Vada anche solo in un supermercato e si chieda chi è che riempie continuamente gli scaffali, sollevando pesi senza interruzione per dar da mangiare anche a lei e dando retta a clienti che si rubano i pacchi di carta igienica di mano. Si dia al volontariato, avvocato, visto che comunque la stiamo pagando noi (e pure sua moglie), si renda utile ai ticinesi, invece che sputare su chi osa darle quattro spiccioli per vivere. E provi anche a vergognarsi che ogni tanto le farebbe bene. Scenda dal piedistallo, dal pisello e dal fico e si guardi in giro: poi taccia e ci liberi dalle sue meschine esternazioni. Per fortuna il Ticino non è lei.

Massimiliano Robbiani
Deputato Lega Dei Ticinesi

Ospiti Blog | 30 mar 2020 06:05

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