GIACCIANO CON BARUCHELLA (Rovigo) – Il 7 novembre 2008 moriva Padre Gianni Gobbi un missionario comboniano di Baruchella che, dal 1970, spese 38 anni della sua vita fra le popolazioni africane del Togo, costruendovi 6 missioni. Oltre al proselitismo cristiano, Padre Gianni di adoperò per promuovere lo sviluppo sociale di quelle popolazioni, per ultimo nella missione di Tokplì della diocesi di Aného, ai confini col Benin. Là volle essere sepolto. Nell’occasione della traslazione della salma Natale Pigaiani si recò in Togo per la prima volta.

Per continuare l’opera e onorare la memoria del missionario, subito dopo la sua morte, è nata l’Associazione Opera Padre Giovanni Gobbi  che vede fra i suoi animatori proprio il sindaco Natale Pigaiani, quale testimone dell’impegno di solidarietà della comunità polesana verso quella terra.

Con l’impegno di un gruppo di amici, fra i quali il factotum Carlo Fioratto, l’assessore Mariella Sperandio e i nipoti di Padre Gianni Iginio e Mariarosa Bendin, l’Opera alimenta la solidarietà con iniziative mirate alla promozione e allo sviluppo di quelle comunità. “In questi anni, ricorda Pigaiani, sono stati spediti, non senza difficoltà burocratiche locali, trattori per lavorare la terra, container con decine di quintali di alimentari, vestiario e medicine, persino un’ambulanza medicalizzata recuperata dall’ospedale di Este, ma anche piastrelle e materiali da costruzione”.

Alcune delle realizzazioni sono state rese possibili nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale tra Italia e Togo, in parte finanziato dalla Regione Veneto e dal Comune di Giacciano con Baruchella. Fra le opere meritevoli di essere ricordate, frutto della collaborazione con la Fondazione S. Vigilio, la costruzione di un pozzo (da quelle parti manca una risorsa indispensabile come l’acqua), il completamento di una chiesa e di un dispensario sanitario da 150mila euro a Tokplì, che garantisce l’accesso ai servizi sanitari di base a circa 20.000 persone.

Già nel novembre 2019, Natale Pigaiani aveva trascorso 15 giorni in Togo dove, con alcuni rappresentanti dell’associazione ‘Opera Padre Gianni Gobbi’, ha potuto constatare che le donazioni vanno a buon fine. 

In quell’occasione è stata inaugurata, una scuola a Danji. “È stata una cerimonia davvero emozionante, ricorda il Sindaco, dove siamo stati accolti con grande calore e, il direttore della scuola don Fabrice Vovor, ha posto una targa di ringraziamento in nostro onore”. Nel collegio che ospita più di 300 ragazzi, seguiti da 15 docenti, a seguito dell’apertura del liceo, altri 20 studenti hanno l’opportunità di seguire le lezioni e sono stati assunti anche altri 3 insegnanti. Nell’intervento è coinvolta direttamente la diocesi di Anehò, in cui si trova il villaggio.

Ora si sta completando l’ampliamento della scuola. Le nuove aule sono quasi finite e saranno pronte per l’inizio dell’anno scolastico a fine ottobre, quando il Sindaco (Covid permettendo) pensa di tornare in Togo per l’inaugurazione. 

Scriveva padre Gobbi nel 2004 ad un amico invocando aiuto: “…da parte mia cerco di condividere, ma non riesco a moltiplicare il pane per sfamare 5000 persone!! …mi mancano i mezzi e gli strumenti”.

“Nello spirito di Padre Gianni che tutti ricordano, conclude Pigaiani, partecipo molto volentieri a questi progetti così utili per promuovere lo sviluppo sociale di quella gente costruendo, in questo modo,  con la pratica del dono un ponte di concreta solidarietà”.

Ugo Mariano Brasioli





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