Comunicato – Si rimette in moto l’organizzazione dell’Associazione Angela Serra (filiale di Caserta/Benevento)  per la ricerca sul cancro ODV.
Già a lavoro per una nuova raccolta fondi per l’acquisto di parrucche e per sostenere il servizio di Oncotaxi già attivo. La filiale Caserta/Benevento stavolta si prepara ad un Natale tanto particolare quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria che sta flagellando la nostra Italia e il mondo, e lo fa con l’entusiasmo di sempre.
Grazie ad una donazione di miele da parte del Co.Na.Pro.A. (Consorzio Nazionale Produttori Apistici) con sede a Vairano Patenora e alla collaborazione di un’artigiana della ceramica Ada Colapetella, titolare della Bottega Terraquea di Piedimonte Matese, questo Natale si potrà regalare la solidarietà prenotando un barattolo di miele o un oggetto in ceramica e destinando un’offerta volontaria all’Associazione.

Sarà possibile prenotare la busta regalo direttamente chiamando o scrivendo al numero dell’Associazione entro l’8 dicembre (331 935 2297) e a partire dal 9 dicembre l’Associazione si occuperà di far recapitare direttamente a casa tua il dono. Sulla pagina facebook Angela Serra Caserta Benevento sarà possibile scegliere gli oggetti in ceramica disponibili, mentre il barattolo di miele sarà possibile averlo con un contributo volontario di 10 euro.

Doverosa precisazione: dentro e dietro il barattolo donato dal Co.Na.Pro.A. non c’è solo miele ma l’opera del Laboratorio di Apicoltura della Cooperativa Sociale L.A.I. (Lavoro Anch’Io). Si tratta di una cooperativa sociale, ai sensi della legge 381/91 art.1 comma I lettera A e B, che si occupa dell’integrazione lavorativa di persone diversamente abili. Le attività svolte sono rivolte a persone disabili con insufficienza intellettiva medio grave e sono finalizzate ad aumentare il grado di autonomia personale della persona disabile e a sviluppare comportamenti socialmente competenti, primo fra tutti l’acquisizione di un lavoro, anche protetto, che richiede la partecipazione attiva e che consente una rete di collegamenti con i vari settori produttivi e non della rete sociale. Il che rende fattibile alla persona disabile: trovare un’identità sociale, sperimentare relazioni di reciprocità, strutturare i tempi della giornata secondo i ritmi della vita attiva.







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