Migliaia di scatoloni di alimentari a lunga conservazione, tonnellate di prodotti agricoli freschi, e persino intere collezioni di fumetti: sono tante le donazioni e le iniziative che in tutta Italia, come nel resto del mondo, sono state innescate dalla Giornata internazionale della solidariet che dal 2005, per risoluzione delle Nazioni unite, viene promossa ogni anno il 20 dicembre. La risoluzione votata allora dall’Assemblea generale dell’Onu identifica la solidariet come uno dei valori fondamentali e universali posti alla base delle relazioni tra i popoli: a cinque giorni da quello che verr ricordato nella storia come il Natale del Covid sarebbe veramente una frase da stampare e affiggere non solo nelle case di tutti i cittadini del pianeta ma soprattutto in quelle di chi ovunque li governa. Qui di seguito vengono elencate solo alcune tra le iniziative in corso formalmente oggi. Ma si tratta di cose che andranno avanti anche nelle prossime settimane e rappresentano, comunque e come sempre, un invito a interrogarci un po’ tutti con la stessa domanda che tanti anni fa, proprio nella Notte di Natale, l’allora arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi aveva rivolto pubblicamente a se stesso nell’atto di annunciare la prima, sua personale, donazione per dar vita al Fondo famiglia lavoro che con formula via via aggiornata nel tempo dura tuttora: E io cosa posso fare?, si chiedeva.

Una delle iniziative promosse oggi su scala nazionale quella di Ases (Agricoltori solidariet e sviluppo), il braccio non profit degli agricoltori italiani riuniti in Cia, con una grande campagna per raccogliere frutta e verdura di stagione ma anche pasta, conserve di pomodoro, vino e olio da donare alle famiglie in difficolt a causa della crisi scatenata dalla pandemia. A collaborare con Ases sono le Cia regionali di Lombardia, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Calabria e Puglia, insieme con la Comunit di Sant’Egidio e a numerose Caritas in tutta Italia. L’accesso al cibo – spiega la presidente di Ases, Cinzia Pagni – deve essere garantito a tutti. La pandemia ha fatto emergere nuove povert tra chi ha perso il posto di lavoro o non ha riaperto l’attivit, chi non rientrato negli aiuti del governo o chi ha una pensione al minimo. Solo nel periodo maggio-settembre, confrontato con lo stesso periodo del 2019, l’incidenza dei nuovi poveri per effetto dell’emergenza Covid passata dal 31 al 45 per cento. Oltre 2 milioni di famiglie sono a rischio indigenza e il numero di cittadini che si rivolgono ai servizi delle Caritas e degli enti caritatevoli per mangiare aumentato del 100 per cento. Problema ovviamente non solo italiano, visto che in tutto il mondo le persone senza abbastanza cibo per vivere erano 800 milioni gi prima del Covid. E infatti la campagna di Ases-Cia estesa con iniziative simili anche in Paraguay, Senegal e Mozambico, dove porta avanti da anni progetti di cooperazione allo sviluppo. Ci auguriamo che il 20 dicembre sia solo una data simbolica e che le donazioni continuino anche successivamente – aggiunge la presidente Pagni – attivandoci affinch il gesto del donare a chi ha meno diventi il nostro modello di vita.

Tra le altre iniziative in ambito alimentare citiamo qui quella bolognese di Camst – la cooperativa delle mense scolastiche e aziendali fondata nel 1945 da Gustavo Trombetti, compagno di cella di Antonio Gramsci – che in collaborazione con un grande numero di aziende, enti, fondazioni, ha lanciato una campagna che consentira la donazione di almeno 3.500 dispense alimentari a tre associazioni del Bolognese impegnate nell’aiuto delle famiglie in difficolt: Caritas Bologna, Cucine Popolari e Antoniano. Anche questa iniziativa concepita per protrarsi anche nelle prossime settimane con l’impegno di tutte le realt coinvolte e di altre aziende che in futuro vorranno aderire al progetto: l’emergenza sanitaria ancora in corso – ricorda infatti Francesco Malaguti, presidente di Camst – ha causato lo sviluppo di nuove povert e il nostro auspicio che anche altre realt produttive vogliano unirsi all’iniziativa portando il proprio contributo, perch trascorse le festivit natalizie sar necessario l’impegno di tutti per continuare ad aiutare chi in difficolt.

Sempre in Emilia Romagna segnaliamo qui tra le adesioni alla Giornata pi curiose sul fronte culturale (perch la cultura una forma di solidariet ogni volta in cui viene condivisa) quella della Fumettoteca regionale Alessandro Callegati – Calle di Forl che intende promuovere l’importanza e il valore della solidariet anche attraverso le azioni legate al mondo del fumetto. Tra le donazioni gi pervenute una intera collezione completa di Tex, una di Magico vento, pi circa 400 pezzi rari che portano a oltre 40mila documenti il patrimonio della seconda Fumettoteca d’Italia.

Gi nel 2002, tre anni prima di eleggere il 20 dicembre a Giornata internazionale della solidariet umana, l’Onu aveva istituito il Fondo mondiale per la solidariet con l’obiettivo di sradicare la povert e promuovere lo sviluppo umano e sociale nei paesi in via di sviluppo, in particolare tra i segmenti pi poveri della popolazione. La Giornata internazionale serve a ricordare l’importanza della solidariet per il raggiungimento degli accordi internazionali sullo sviluppo sociale, inclusi i programmi d’azione delle conferenze internazionali e gli accordi multilaterali.

19 dicembre 2020 (modifica il 19 dicembre 2020 | 15:02)

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