CUNEO CRONACA – Da alcune settimane al mercato locale del venerdì a San Michele di Mondovì, in provincia di Cuneo, è apparso un nuovo banchetto, che attira l’attenzione e l’interesse dei cittadini. Un banco quanto mai insolito, visto che regala gentilezza. L’idea di costruire e proporre un “banco della gentilezza” è venuta a due giovani educatrici, Nicoletta Biga e Marta Migliore, nell’ambito del progetto per la comunità “Panta rhei” promosso dal Comune di San Michele di Mondovì, curato dalla Cooperativa Caracol e sostenuto dall’assessore alla Gentilezza locale Serena Ivaldi e dal consigliere con delega alle politiche sociali Edoardo Bona. Il banco della gentilezza è stato costruito anche con la partecipazione di Isacco Carraccioartista del gruppo Teatro Selvatico.

L’esperienza del “banco della gentilezza” è raccontata dalle stesse educatrici: “A causa dei limiti dovuti alla pandemia nell’organizzare iniziative rivolte ai cittadini, abbiamo pensato ad un modo, semplice e rispettoso delle normative, che consentisse di diffondere speranza e serenità alla comunità in questo momento particolarmente difficile per tutti. Così, insieme ai bambini ed ai ragazzi del territorio, a casa per la Dad, abbiamo pensato che il mercato poteva essere il luogo ideale dove poter ancora interagire con i nostri concittadini. Di qui l’idea di creare il banco della gentilezza, realizzato con materiale di recupero”. Ma cosa possono trovare i cittadini al banco della gentilezza? A spiegarlo è Marta: “Abbiamo pensato di regalare la gentilezza attraverso bigliettini scritti con parole che scaldano il cuore e semi di girasole. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che la gentilezza è qualcosa di spontaneo, gratuito. I cittadini sono subito stati incuriositi, poi molto entusiasti e partecipi”.

Nicoletta e Marta hanno condiviso la loro idea nell’Archivio delle Buone Pratiche di Gentilezza nell’ambito del progetto Nazionale Costruiamo Gentilezza (www.costruiamogentilezza.org), creando il presupposto per generare un effetto moltiplicatore della stessa. Infatti l’auspicio è che tanti altri ragazzi, associazioni, cooperative, in tutta Italia, costruiscano e ripropongano nei mercati locali, dopo avere ricevuto il benestare dal Comune, un banco della gentilezza.

A spiegare la bontà e l’utilità del Banco della Gentilezza Donata Dileo, psicologa e referente per la co-progettazione delle Buone Pratiche di Gentilezza di Cor et Amor, l’associazione che coordina l’attuazione del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza: “L’aspetto interessante alla base di questa buona pratica è il desiderio di percepire la gentilezza come parte del nostro tessuto quotidiano. Che la gentilezza possa essere come un incontro che ci sorprende, nel bel mezzo delle piccole cose di tutti i giorni, nei luoghi in cui siamo in cerca di rispondere ai nostri bisogni. Sorprendendoci, un gesto gratuito di gentilezza ci ricorda che il nostro bisogno non è solo la spesa quotidiana, ma un nutrimento relazionale che, donato e ricevuto, costruisce benessere nel singolo e nella comunità. Questa buona pratica contribuisce infatti ad accrescere il benessere della comunità ed a diffondere la gentilezza come abitudine sociale”.





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