empatia significato

Empatia: significato? Spesso ne sentiamo parlare, ma siamo sicuri di sapere a che cosa precisamente ci riferiamo? Spesso il significato di empatia viene confuso con la sensibilità o con l’emotività. Invece, più dettagliatamente, empatia ha un significato che vuol dire entrare nello stato d’animo di un’altra persona, fino a riuscire a comprenderne un margine più profondo.

Ma l’empatia si può imparare? Il discorso è molto complesso da questo punto di vista, perché in psicologia l’empatia con un significato più ampio vuol dire veramente molte cose. Sta di fatto però che si potrebbe essere educati a provare empatia, per riuscire ad utilizzare questa capacità nel migliore dei modi.

Quali sono le abilità che stanno alla base dell’empatia

Che cos’è l’empatia? Volendo stabilire dell’empatia definizione e significato, ci sono alcune abilità di base che dobbiamo identificare. Innanzitutto chi vuole essere empatico deve riuscire ad avere la capacità di identificare e riconoscere le emozioni provate dagli altri.

Poi è importante essere capaci di mettersi in sintonia con il vissuto provato dalle altre persone. Ma questa sintonia deve essere acquisita sia a livello emotivo che a livello cognitivo. Infatti non si può correre il rischio di lasciarsi travolgere dalle emozioni altrui, ma è sempre bene attivarsi anche nel processo che porta alla costruzione della rappresentazione sociale di una data emozione.

Poi bisogna essere in grado di rispecchiare il vissuto interiore dell’altra persona, in modo che quest’ultima abbia la capacità di vedersi dall’esterno.

Così potrà sperimentare anche la sensazione di non essere più una persona sola, ma di avere come punto di riferimento delle altre persone che sanno esattamente che cosa sta provando.

C’è un rischio in tutto questo, che comporta il confondere le emozioni dell’altro con le proprie. Il pericolo è quello di venire completamente conglobati all’interno delle emozioni altrui, se non si può contare su una capacità di regolazione emotiva.

I due tipi di competenza per il significato dell’empatia

Empatia in psicologia cosa significa? Cosa vuol dire empatia? Essere empatici significa possedere e attivare due tipi di competenze. La prima è una competenza di tipo emotivo ed è rappresentata dalla risposta emozionale che sappiamo restituire all’altra persona. Dobbiamo in questo senso essere capaci di acquisire consapevolezza del vissuto dell’altro e di condividere quello che l’altro prova.

La seconda è un’empatia di tipo cognitivo che è rappresentata dall’adottare un punto di vista diverso dal proprio per riuscire a comprendere i comportamenti e le emozioni degli altri. Quindi significa decentrarsi un po’ dal proprio sé, per riuscire a sperimentare la classica situazione del “mettersi nei panni degli altri”.

Qual è la funzione dell’empatia

L’empatia cos’è? Qual è dell’empatia il significato psicologico? Non possiamo discutere di empatia se non la consideriamo nell’ambito delle interazioni sociali. Infatti possiamo dire che la funzione principale dell’atteggiamento empatico è quella di creare una rete di relazioni positive intorno ad un dato individuo.

Per fare questo dobbiamo anche abbandonare alcuni stereotipi in cui possiamo facilmente cadere. Infatti alcuni pensano che l’empatia sia più da attribuire alle donne. È pur vero che il discorso è legato ad una questione di carattere evolutivo, ma considerarlo in maniera rigida significa lasciarsi disorientare.

Pensiamo sempre che l’uomo è un animale sociale e che quindi ha la necessità di instaurare relazioni con gli altri in maniera armonica. Questo non ci deve comunque far dimenticare che l’empatia è presente anche nel mondo animale.

Il ruolo dell’intelligenza emotiva

Qual è la definizione di empatia quindi? Che cosa significa empatia? L’empatia è un discorso che si situa perfettamente all’interno di quelle competenze di tipo sociale che implicano anche un altro concetto fondamentale, che è quello dell’intelligenza emotiva.

A questo proposito appare molto interessante ciò che esprime Goleman. Questo autore è particolarmente famoso perché attribuisce all’empatia il significato di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di gestire in maniera positiva le nostre emozioni, sia a livello interiore, più strettamente personale, che nelle relazioni sociali.

Quindi possiamo dire che nel discorso dell’empatia con il suo significato vengono messe in atto delle competenze peculiari, che sono poi anche quelle tipiche di chi possiede intelligenza emotiva. Fra queste competenze possiamo ricordare per esempio la motivazione, la consapevolezza di sé, l’autoregolazione e la competenza sociale.

Il ruolo dei neuroni specchio

Vediamo qual è la spiegazione biologica dell’empatia. Dopo averne esaminato il significato a livello psicologico, non possiamo non osservare come esistano anche delle basi neurobiologiche.

Tutto è opera dei cosiddetti neuroni specchio, che si trovano nella corteccia premotoria e parietale posteriore del cervello.

Questi neuroni hanno una caratteristica molto particolare, perché si attivano sia quando compiamo un’azione in prima persona sia quando osserviamo qualcuno che la compie. Si tratta di un meccanismo molto importante che si è protratto nel tempo in seguito all’evoluzione dell’uomo.

Infatti è stato veramente determinante poter portare avanti questo meccanismo, perché questo ha dato agli esseri umani la capacità di sopravvivere nel corso del tempo e di sfuggire a molte minacce che provenivano dall’ambiente circostante.

È proprio il meccanismo alla cui base stanno i neuroni specchio che regola tutti quei comportamenti che apprendiamo tramite l’imitazione degli altri. Inoltre gli scienziati hanno scoperto che tutti questi comportamenti stanno alla base anche dello sviluppo del linguaggio.

Sono proprio i neuroni specchio che sono coinvolti nella nostra capacità empatica, di provare empatia. Varie ricerche hanno individuato il fatto che quando partecipiamo come osservatori alle azioni e alle emozioni provate dagli altri vengono attivate nel nostro cervello le stesse aree che si attiverebbero se noi compissimo in prima persona quelle determinate azioni o se provassimo direttamente alcune emozioni in particolare.

È come se rimanessimo consapevoli della distanza che occorre tra noi e le altre persone, ma allo stesso tempo è come se comprendessimo le esperienze interiori degli altri sperimentandole in maniera neurobiologica.

Ma c’è di più, perché è stato anche scoperto che i neuroni specchio si attivano anche quando semplicemente immaginiamo di compiere un’azione. È la funzione della cosiddetta immaginazione motoria, che per la nostra mente vale come se avessimo davvero compiuto le azioni degli altri, soltanto rappresentandole a livello cognitivo.

Le implicazioni di quella che viene definita dagli psicologi immaginazione motoria si rivelano estremamente utili in ambiti molto importanti, come per esempio il settore della neuroriabilitazione e autori come lo stesso Freud nel tempo hanno compreso la rilevanza che l’empatia può avere anche come strumento terapeutico.



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