Riparte il Blue Note di Milano. Con l’istituzione della zona gialla in Lombardia, lo storico jazz club meneghino riapre nuovamente i battenti sperando di poter dare continuità ad un ritorno alla normalità purtroppo appesa ai monitoraggi dell’Istituto Superiore di Sanità che di settimana in settimana relaziona sull’andamento epidemiologico della regione. Per i primi impegni in calendario, comunque, non vi sarà pubblico presente, per varie ragioni. La prima: l’organizzazione è stata fatta prima del nuovo dl del Governo Draghi; la seconda: la capienza ridotta a soli 150 posti (contro i 300 in tempi pre Covid) non garantirebbe una messa in scena ottimale degli spettacoli previsti. Uno di questi, è un concerto di beneficenza in favore della Croce Rossa, “Many hearts, one love”, fissato per l’8 maggio, per cui il direttore generale del Blue Note, Daniele Genovese, a Fanpage.it, si è detto molto “soddisfatto e felice”.

“È da un anno che collaboriamo con Cri”, ha poi aggiunto, “e sul palco si succederanno grandi artisti: da Malika Ayane a Ermal Meta”. Gli spettatori potranno accedere alla messa in onda on demand dello spettacolo tramite il pagamento di un biglietto che sblocca la diretta streaming. Tutti i ricavati verranno poi devoluti alla Croce Rossa. Il secondo evento, invece, fissato per domani, venerdì 30 aprile, vuole celebrare gli 80 anni di Franco D’Andrea, pianista jazz di caratura internazionale, con il patrocinio di Regione Umbria e Radio Montecarlo. Per quest’occasione, la diretta dello spettacolo sarà fruibile a chiunque attraverso la pagina Facebook del Blue Note. “Saranno eventi grandi, ben studiati e totalizzanti”, spiega ancora Genovese, sicuro che l’impegno della sua squadra verrà premiato dalla fiducia che gli affezionati del locale sanno sempre offrire.

Poi, si ragionerà su un’apertura vera e propria, con il pubblico in sala e una ripresa ancora più vera. “Le restrizioni sono abbastanza severe – spiega Genovese -. Dal coprifuoco alla riduzione della capienza del locale, dobbiamo trovare una nuova quadra e ci stiamo impegnando per individuarla il prima possibile così da riavere con noi i nostri clienti”. L’ostacolo più grande è la conferma o meno della zona gialla lombarda di settimana in settimana. Tale incertezza non consente di programmare un calendario sicuro, costringendo la direzione generale a stare sempre sui carboni ardenti, pronti a rimandare e annullare tutto in caso di nuove chiusure.

“È una sorta di minaccia, un rischio importante perché per fare gli spettacoli serve tempo per la pre-produzione, la produzione, la promozione e la vendita dei biglietti”, spiega Genovese, garantendo però di “essere ormai diventato bravo ad essere flessibile dopo un anno così complicato”. Ciò non toglie comunque che la situazione “è snervante e logorante perché aggiunge lavoro a un lavoro già di per sé duro”. I segnali del governo ci sono, servono però maggiori garanzie. Intanto il Blue Note li ha colti e riparte.





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