L’enorme eco mediatico che ha avuto il caso dell’omicidio del 21 enne di Paliano anche a livello di Diocesi (il comune del Nord della provincia di Frosinone da sempre fa parte di quella di Palestrina) ha scosso molte coscienze e da qualche giorno si moltiplicano le  voci che porterebbero alla richiesta di santificazione di Willy Monteiro Duarte.

C’è chi lo vorrebbe come un nuovo angelo custode dei giovani di oggi, paragonato al Santo patronale della diocesi di Palestrina Sant’Agapito Martire e si spinge per l’inizio della canonizzazione subito. Il ragazzo di Paliano è stato ucciso (per la sua morte sono indagati quattro ragazzi di Artena) mentre faceva un grande gesto altruistico: ovvero quello di dissuadere un suo amico durante una rissa, invece è stato colpito da calci e pugni e la sua anima è volata in cielo ed i funerali si svolgeranno sabato alle 10 al campo sportivo.

Sarebbe questo un gesto importante per il piccolo ed esile Willy Monteiro Duarte un ragazzo buono, onesto, umile e anche simpatico a tutti per quel sorriso sempre stampato sulla bocca. Un vero esempio per i giovani.

Lo striscione al comune

A Paliano è comparso uno striscione appeso al terrazzo del comune nel quale si chiede “Giustizia per Willy”. Il grido di dolore lanciato dai suoi amici la sera della fiaccolata ripetuto più volte di fronte alle telecamere di tutte le tv italiane e che ha inondato il web.

Lo sport e Willy

Intanto Willy viene ricordato anche attraverso lo sport con le parole del presidente della Polisportiva Paliano Amerigo Romolo con la prima squadra che milita in Eccellenza: “ Willy pur essendo amico di mio figlio, io non l’ho potuto mai vedere in campo, perché sono arrivato molto dopo alla guida del Paliano calcio. Abbiamo messo a disposizione del comune il campo e le attrezzature necessarie per far svolgere i funerali del giovane che ha calcato questo terreno di gioco per diversi anni insieme ai ragazzi di Paliano- Willy era uno di noi”.

La richiesta dei funerali solenni

Funerali solenni per Willy Monteiro Duarte. A chiederlo, con una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è Ugo Melchionda, portavoce di “Grei 250”, un gruppo di 250 fra avvocati, ricercatori, operatori sindacali e sociali, medici, parlamentari, giornalisti, intellettuali, italiani o immigrati, che da mesi si prodiga per trovare soluzioni giuste ed eque contro la “cultura dello scarto e del razzismo”, gruppo che nei prossimi mesi farà altre proposte migliorative sui temi dell’immigrazione. Nell’interminabile elenco di firme che appoggiano l’iniziativa spiccano i nomi di molti parlamentari dei più diversi schieramenti, da Nicola Zingaretti a Stefania Prestigiacomo, da Laura Boldrini a Laura Garavini, da Stanislao di Piazza ad Andrea Delmastro Delle Vedove. E poi ancora Livia Turco e Claudio Martelli, don Luigi Ciotti, Cecile Kyenge, il medico Foad Aodi, l’avvocato dell’Asgi Gianfranco Schiavone, Elisabetta Melandri, Silvia Costa, Filippo Miraglia, Graziano Del Rio, Mercedes Bresso, Lia Quartapelle e molti altri.

Sabato i funerali al campo sportivo

“Le istituzioni  – scrive il portavoce del Gruppo dei 250 -“diano un segnale forte dopo i fatti gravissimi avvenuti nella notte fra sabato 5 e domenica 6 a Colleferro, che hanno portato all’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte, ucciso per il suo senso di responsabilità e per la sua generosità per aver difeso un amico da un gruppo di picchiatori, già noti alle Forze dell’ordine per i propri comportamenti violenti”. Il “segnale forte”, al di là della semplice condanna di quanto avvenuto e “a prescindere dalle responsabilità penali che la magistratura saprà indicare”, deve indicare “la chiara volontà di non lasciare spazio a nessuna delle forme in cui una violenza prevaricatrice, cieca, con conseguenze omicide, si manifesti nei confronti dei soggetti più deboli e indifesi”.

Di qui la richiesta al Presidente del Consiglio “che i funerali del giovane Willy, se la famiglia lo consente, siano realizzati in forma solenne, con la partecipazione delle autorità civili e una rappresentanza del Governo, a livelli tali da non lasciare sola una famiglia che ha saputo crescere un figlio nel rispetto dei valori civili che sono quelli della nostra Costituzione”. La solennità di queste esequie esprimerebbe “una condanna senza appello non solo della violenza, ma anche e soprattutto della cultura della prevaricazione, dei crimini di odio e della supremazia razziale, di genere e di classe”. E’ possibile aderire ulteriormente alla raccolta di firme sul sito Grei250.it, inviando una mail a info@grei250.it


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