Ancora una volta, e con l’emergenza corona virus ancora di più, la rete solidale di Forlimpopoli ha dimostrato la sua grande forza. Tantissime sono le iniziative che sono state intraprese per fronteggiare l’emergenza in “fase 1” e tantissime sono le associazioni, gli istituti e le singole persone che hanno contribuito all’organizzazione e alla gestione di una vera e propria task force di aiuti che sono andati a integrare l’assegnazione dei buoni alimentari. In particolare, per l’emergenza alimentare, sono state approntate la donazione di pasti e la consegna di pacchi a favore delle persone messe in difficoltà dal coronavirus e delle famiglie che vivevano già una condizione di fragilità. Con le sedi di Caritas e Croce Rossa chiuse, si è approntato un centro unico comunale per il confezionamento e la distribuzione dei pacchi alimentari per quelle famiglie tradizionalmente seguite dalle realtà del territorio e per quelle segnalate dai servizi sociali. 

Ciascuno ha contribuito con le proprie scorte, le proprie competenze e i propri volontari per mantenere vivo un servizio tanto importante. Numerosi sono stati poi i cittadini che si sono offerti per aiutare nel confezionamento, nello smistamento e persino nella consegna a domicilio di questi pacchi che, alla fine dell’emergenza sono risultati essere 413 destinati a 125 nuclei famigliari per un totale di oltre 400 persone. “Dietro questi numeri – sottolinea l’assessora ai servizi sociali Elisa Bedei – ci sono ore di lavoro e tanto impegno da parte dei volontari, delle Associazioni e dell’Amministrazione Comunale per approntare una macchina di aiuti che arrivi a tutti, sia sostenendo concretamente le situazioni di difficoltà, sia dimostrando la vicinanza della città a chi si trova in un momento difficile. La nostra città ha dato grande prova del suo animo buono, ma anche di capacità di adattamento, di risoluzione di problemi, di ascolto che non sono scontati in un momento di emergenza come quello che abbiamo vissuto. Ciascuno è stato capace di mettersi a disposizione e di collaborare, con un altruismo per cui non possiamo che essere grati”. 


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Inoltre, grazie alla generosità di alcuni ristoratori del territorio, si sono potute distribuire alle famiglie in difficoltà 530 pizze, offerte da Domus, Magic Pizza, Melograno, New Fantasy e Pizza Zatt e 45 cene offerte dal ristorante Flambeh. A tutto questo si aggiungono 720 pasti cucinati e offerti dall’Istituto Alberghiero “P. Artusi”. La distribuzione di questi aiuti – è stata assicurata dai volontari della Croce Rossa e dalla Protezione Civile e ha raggiunto anche persone che non avevano mai chiesto aiuto, ma che si sono trovate in difficoltà a causa dell’emergenza e del lockdown. I volontari della Protezione Civile, durante la “fase 2”, hanno anche preparato e distribuito 120 pasti. “Siamo davvero grati a tutti coloro che si sono messi in gioco in prima persona per alleviare le sofferenze causate dal coronavirus ai nostri concittadini – ribadisce il sindaco Milena Garavini – e lo siamo in particolar modo da una parte verso l’Istituto Alberghiero e dall’altra verso tutte quelle imprese che a dispetto delle difficoltà che stavano attraversano in prima persona non hanno mancato di voler testimoniare la loro solidarietà ed il loro senso di appartenenza alla comunità con queste donazioni. È la conferma più bella della solidità del tessuto sociale della nostra città che neanche una pandemia così dura ha saputo scalfire”.



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